Il 14 marzo 2018 con ACEF, abbiamo partecipato a un incontro con i Colleghi di Pescara, ospitati da ANDOC.

E’ la prima “uscita” del 2018, dopo gli incontri per Avvocati e Commercialisti tenuti a Bologna, e mi sono ritrovato a pensare “abbiamo ricominciato a girare l’Italia”, come se quel senso di distanza e di viaggio significasse un vero inizio.

Girare l’Italia, già: quasi duecento eventi in poco meno di sei anni. Una attività che dal 2012 ha scandito il tempo delle nostre cose da fare, costringendoci a pianificare le riunioni in anticipo, a organizzare impegni e appuntamenti, a ottimizzare la comunicazione tra di noi, e a conciliare la fatica con il lavoro che si accumula sempre sulla scrivania quando non ci sei.

Da un punto di vista simbolico questo nuovo inizio alle soglie della primavera, primo passo di un calendario 2018 tutto da svelare, mi ha reso felice. Perché a noi, questa attività, piace. Il confronto con i Colleghi, che pure non manca mai nel mondo di oggi dove tutto è connesso, assume un sapore diverso quando sei a casa loro e respiri la loro realtà, le perplessità, le curiosità. E’ una contaminazione vera che arricchisce noi relatori non meno che il pubblico.

Quest’anno ci concentreremo molto su riposizionamento, strategie di crescita e ricambio generazionale, per dare – o provare a dare – risposte in merito al grande punto interrogativo che accompagna gli Studi: “cosa farò domani”?

Gli scenari professionali stanno mutando rapidamente, e tra gli aspetti in gioco quello legato alle tecnologie ha senza dubbio un ruolo di primo piano quale acceleratore del cambiamento: da un lato, l’innovazione

promette di liberare le nostre scrivanie dalle “carte” e il nostro tempo dai lavori a basso valore aggiunto; dall’altro minaccia di privare di gran parte dei ricavi risultanti da prestazioni che il cliente non sarà più disposto a pagare chi non saprà aggiornarsi.

E’ un tempo di crisi da cui, per usare un cliché stagionato, possono anche nascere delle opportunità. Per prepararsi a coglierle servono organizzazione e metodo, ma anche reattività e curiosità. La nostra scelta è conoscervi il più possibile, e farci conoscere. E per quest’anno abbiamo appena cominciato.

Alessandro Mattioli
Immagine e Comunicazione per gli Studi Professionali

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